Cosa vedere in Oltrepò Pavese: itinerario tra borghi e castelli

L’Oltrepò Pavese è una di quelle zone che non ti aspetti. Quando pensi alla Lombardia, magari ti vengono in mente Milano o i laghi. Invece, basta attraversare il Po e in un attimo ti ritrovi tra colline, filari di vigneti, borghi silenziosi e castelli con secoli di storia alle spalle.

È una destinazione perfetta per un weekend lento, senza stress, dove guidare su strade panoramiche, fermarsi nei paesi, mangiare bene e scoprire una Lombardia più autentica.

Se stai pensando a un itinerario tra borghi e castelli nell’Oltrepò Pavese, qui trovi una guida pratica su cosa vedere, dove fermarti e perché vale davvero la pena visitarlo.

Fortunago: partenza nel cuore dell’Oltrepò Pavese

Fortunago nel cuore dell’Oltrepò Pavese

Uno dei primi borghi che vale la pena visitare è Fortunago, uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La strada per arrivarci è piena di curve ma regala belle viste sulle vigne.

Il paese è piccolo, curato, con case in pietra, balconi fioriti e silenzio vero. Non c’è molto da fare, ed è proprio il bello: cammini, respiri aria buona, scatti due foto alla piazzetta e magari ti fermi a pranzo in una trattoria tipica. Se vuoi dormire in zona, ci sono anche agriturismi con piscina e vista sulle colline.

Zavattarello e il Castello Dal Verme

Zavattarello e il Castello Dal Verme

Proseguendo l’itinerario verso sud-est, arrivi a Zavattarello, altro borgo da non perdere. È uno dei pochi dove si respira ancora l’atmosfera medievale, anche grazie al Castello Dal Verme, che domina tutto dall’alto. Il castello si può visitare (verifica orari stagionali, in genere è aperto nei weekend) e al suo interno trovi esposizioni d’arte, armi antiche e una vista notevole dalla torre.

Il borgo è raccolto, tranquillo e ben tenuto. Qui puoi anche assaggiare salumi e formaggi locali nelle piccole botteghe o nei ristoranti a gestione familiare. Non aspettarti movida, ma se cerchi autenticità, Zavattarello è perfetto.

Oltrepò Pavese: Varzi e il suo salame DOP

Oltrepò Pavese: Varzi

Scendendo lungo la valle Staffora, arrivi a Varzi, uno dei centri più noti dell’Oltrepò Pavese. È famoso soprattutto per il salame di Varzi DOP, ma vale una visita anche per il centro storico, le torri medievali e i vicoli acciottolati. Il paese ha un bel ritmo lento, e nei fine settimana si riempie di persone che vengono a fare la spesa nelle botteghe del centro.

Passeggiare qui significa vedere ancora le insegne in legno dei macellai storici, annusare il profumo di salumi stagionati e, volendo, fermarsi per una degustazione. Alcune aziende permettono di visitare i laboratori dove avviene la stagionatura.

Se ti piace camminare, da Varzi partono anche sentieri escursionistici che attraversano i boschi e portano fino al Monte Chiappo. In alternativa, puoi semplicemente sederti in piazza con un bicchiere di bonarda e goderti l’atmosfera.

Golferenzo: panorami, vino e silenzio

Golferenzo

Tra le colline più alte della zona si trova Golferenzo, altro borgo minuscolo ma scenografico, con una vista a perdita d’occhio sulle valli circostanti. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato. Le strade sono tutte lastricate, le case in pietra restaurate con gusto e l’unico rumore che senti spesso è quello del vento tra i filari.

Negli ultimi anni sono nate alcune cantine e agriturismi che valorizzano la produzione locale di vino. Se ti piace il pinot nero o la croatina, qui sei nel posto giusto. Alcune aziende fanno degustazioni su prenotazione e offrono anche pranzi leggeri con prodotti del territorio.

Oltrepò Pavese: Casteggio e i resti romani

Oltrepò Pavese: Casteggio

Non lontano da Stradella e Broni, sulla via del ritorno verso la pianura, c’è Casteggio, uno dei centri storici dell’Oltrepò Pavese. La zona è stata abitata già in epoca romana, e infatti nei pressi del centro si trovano i resti di un anfiteatro e di una villa romana. Non si tratta di un sito monumentale, ma per gli appassionati di storia vale la sosta.

Casteggio è anche un buon punto per fare tappa in una delle numerose enoteche. Qui il vino è una cosa seria: bonarda, barbera, riesling e pinot trovano terreno fertile, letteralmente. Alcune cantine offrono visite guidate e assaggi. Vale la pena informarsi in anticipo e prenotare, soprattutto nel weekend.

L’Oltrepò Pavese non è la classica meta da cartolina, ma proprio per questo colpisce. È una zona di confine, dove la pianura finisce e iniziano le colline vere, quelle coltivate da generazioni. Qui trovi borghi tranquilli, castelli con storie vere e una cucina fatta di salumi, vini rossi e piatti semplici. Se cerchi un’idea per un fine settimana lento, genuino e poco battuto dal turismo di massa, questo angolo di Lombardia può sorprenderti più di quanto immagini.

Matteo Pignatello
Matteo Pignatello
Classe '95, insegnante di giorno e viaggiatore instancabile nel tempo libero. Il mio obiettivo è visitare quante più destinazioni possibile, catturando ogni momento con la mia fedele fotocamera. Amo il processo di pianificazione, l'emozione del viaggio e la bellezza dei ricordi immortalati nelle fotografie.
Articoli più letti
Articoli correlati