Chi visita le Cinque Terre per la prima volta rimane subito colpito dalla loro bellezza spontanea: cinque piccoli borghi affacciati sul Mar Ligure, incastonati tra scogliere, vigneti e sentieri sospesi sul blu.
In questo angolo di Liguria, ogni paesino ha la sua anima e offre qualcosa di diverso. Con due giorni a disposizione, si può organizzare un piccolo viaggio tra panorami da cartolina, scorci autentici e sapori locali.
Cinque Terre, Giorno 1 – Monterosso, Vernazza e Corniglia
Il nostro itinerario comincia da Monterosso al Mare, il borgo più grande e il più comodo da raggiungere in treno. A prima vista colpisce per la sua spiaggia ampia – una rarità in questa zona – e per l’atmosfera rilassata. Una passeggiata sul lungomare, magari con un gelato in mano, è l’ideale per entrare nel mood delle Cinque Terre.
Nel centro storico vale la pena fermarsi alla Chiesa di San Giovanni Battista, un edificio in stile gotico-ligure. Per chi ha voglia di salire un po’, il Convento dei Cappuccini regala un bel panorama sulla costa e sulla baia di Monterosso.
Chi ama camminare può proseguire a piedi lungo il sentiero panoramico che collega Monterosso a Vernazza. È uno dei tratti più spettacolari del Parco Nazionale delle Cinque Terre: circa 3,5 km tra salite e discese immerse nella natura, con scorci mozzafiato sul mare. È richiesto un biglietto di accesso, quindi informati prima di partire (e verifica se è aperto).
Una volta arrivati a Vernazza, è impossibile non restare colpiti dal colpo d’occhio: le case colorate che si affacciano sul porticciolo, la Chiesa di Santa Margherita a pochi metri dall’acqua e i vicoli pieni di vita. Se ti va, puoi salire alla Torre del Castello Doria per una vista panoramica. Qui è anche il momento perfetto per pranzare: i ristorantini affacciati sul mare propongono piatti locali semplici ma gustosi, come trofie al pesto, acciughe marinate o un bel fritto di pesce.
Da Vernazza si può prendere il treno per Corniglia, oppure continuare il percorso a piedi (ma il sentiero è più impegnativo). Corniglia è l’unico dei cinque borghi che non si affaccia direttamente sul mare: si trova in cima a una scogliera e per raggiungerlo bisogna salire una lunga scalinata, la Lardarina. La fatica, però, viene ripagata da un panorama incredibile.
Qui si respira un’atmosfera più intima e meno turistica. Le vie sono strette, silenziose, perfette per una passeggiata lenta. E se vuoi fare una pausa, ci sono enoteche dove assaggiare lo Sciacchetrà, il famoso vino passito delle Cinque Terre.
Cinque Terre,Giorno 2 – Manarola e Riomaggiore
Il secondo giorno parte da Manarola, forse il borgo più fotografato di tutti. Le case sembrano arrampicate sulla roccia, e la vista dal belvedere (magari con un aperitivo al Nessun Dorma) è semplicemente indimenticabile. Il borgo si visita in poco tempo, ma ogni angolo merita uno sguardo. Se ami l’acqua, puoi anche tuffarti dagli scogli o prenotare un giro in barca al tramonto.
Da Manarola si raggiunge facilmente Riomaggiore, l’ultimo paese delle Cinque Terre. Appena arrivato ti accoglie un tunnel che conduce al cuore del borgo: un piccolo porto circondato da case alte e colorate, incorniciato da scogli e onde. Riomaggiore è perfetto per chiudere l’itinerario: ha un centro raccolto, qualche scorcio romantico e la possibilità di salire verso il castello o la Chiesa di San Giovanni.
Quando la Via dell’Amore è aperta (verifica prima, perché spesso è chiusa per manutenzione), si può fare una passeggiata scenografica sospesa sul mare tra Riomaggiore e Manarola. È breve ma emozionante.
Qualche consiglio
- Il treno è il mezzo ideale per spostarsi tra i borghi: rapido, frequente e senza stress da parcheggio.
- La Cinque Terre Card è utile se vuoi accedere ai sentieri e spostarti senza limiti in treno per un giorno o due.
- Il periodo migliore per visitare è tra aprile e giugno, o tra settembre e ottobre, quando il clima è mite e i borghi meno affollati.
- Porta con te scarpe comode: anche se non fai trekking, ci sono salite e scalinate ovunque.
In due giorni puoi scoprire il meglio delle Cinque Terre. Certo, ogni borgo meriterebbe più tempo, ma anche un weekend è sufficiente per assaporarne la magia. I colori delle case, l’odore del mare, i sapori semplici della cucina ligure… sono esperienze che restano nel cuore.